giovedì 30 dicembre 2010

Educazione

La scuola di Gazi e' colorata. E' stata costruita grazie ad un progetto belga che si e' occupato anche della realizzazione di un pozzo. La facciata della scuola e' piena di disegni didattici: piante, animali, oggetti disegnati su tutta la lunghezza della parete esterna.

In fondo, sulla destra, sono rappresentati i cinque pilastri dell'Islam (testimonianza di fede, preghiera rituale, digiuno, elemosina e pellegrinaggio). Dall'altra parte, sulla sinistra, nell'angolo in alto campeggia un grosso maiale. Un paffuto suino con gli sci ai piedi e i relativi bastoncini, vestito con sciarpa, paraorecchie e giacca a vento.

A parte qualche rara eccezione gli altri disegni non hanno alcuna attinenza con il contesto culturale locale. C'è anche il disegno di una bocca aperta con i nomi di tutti i denti ed uno spazzolino con dentifricio che invita ad una igiene orale periodica. Il disegno non è però così realistico se paragonato alle dentature pressoché perfette dei bimbi africani.

Mwatime dice di non averci mai fatto caso, neanche al maiale ed al suo abbigliamento, per lei sono soltanto decori senza alcun senso. E se gli alunni non ricordano semplici nozioni come "o" di "orso" allora vorrà forse dire che gli africani hanno dei problemi di apprendimento e debbono essere aiutati.

[da una conversazione con Mwatime, Digo, maestra nell’asilo locale di Gazi]

mercoledì 29 dicembre 2010

Antropologia applicata

La rivolta dei Mau Mau fu uno dei primi movimenti anticoloniali nati in Africa contro gli immigrati europei proprietari di terre espropriate ai locali per ordine dell'amministrazione britannica.

Per diventare Mau Mau era necessario prestare un giuramento solenne. I contadini di etnia kikuyu, armati di panga (machete), rivendicavano il diritto ad un governo autonomo composto da governatori locali.

Soltanto che le vittime delle amputazioni prodotte dai panga non furono i loro padroni, contro i quali era diretta la rivolta, bensi', in maggioranza, furono quei contadini che invece di prestare giuramento collaboravano con l'amministrazione inglese.

[James, Kikuyu; per una breve storia di un'antropologia applicata, mentre apparecchia una tavola]

domenica 26 dicembre 2010

Natale hiv

Nonostante le tante nascite, la popolazione e' in diminuzione a causa dell'aids.

Le politiche governative da un lato sensibilizzano la popolazione sull'uso del preservativo, dall'altro puntano, a fronte dell'incremento costante delle nascite, ad una riduzione della mortalità infantile con programmi farmacologici che impediscano di trasmettere la malattia dalla madre al feto. Ma in questo modo, ogni bimbo nato e' destinato a divenire presto un orfano.

Comunque sia, l'aids in Africa è un problema secondario, nel senso che normalmente chi contrae la malattia ha spesso problemi ben più gravi che lo affliggono. Anzi, i progetti di sostegno ai malati, possono garantire il coinvolgimento in programmi di assistenza sociale che rendono la vita addirittura migliore rispetto a coloro che l'aids non ce l'hanno.

I programmi di prevenzione, invece, raccontano un storia già nota, poco interessante...
Del resto, l'aids e' sempre esistita, gli anziani hanno sempre detto che infrangere i tabu' sessuali avrebbe portato al deperimento ed alla morte, non e' una novita'.

La stregoneria causa la malattia: in Africa non si muore mai di "morte naturale".

[Sotto una veranda, parlando con Tumu, mentre sua nonna confeziona tegole di makuti intrecciando foglie di palma e bambini e capre passano e vanno in una nube di polvere]

sabato 25 dicembre 2010

Relativismo

Guarda quella scimmia sul ramo in alto, ha un cucciolo aggrappato al petto, che carina. Sono davvero belle, domani dovremo portargli della frutta cosi' magari le facciamo avvicinare di piu'

(Turista a figlia mentre passeggiano nei giardini di un resort africano).

Qui le scimmie le bruciamo. Dopo averle uccise e bruciate le diamo in pasto ai cani, cosi' sono piu' feroci quando gli danno la caccia. Vedi quel banano? Ho dovuto mettere il suo frutto dentro un sacco di juta per nasconderlo, altrimenti si mangiano anche quello, sono una vera piaga

[Tumu, abitante di Gazi, villaggio swahili sulla costa a sud di Mombasa].

martedì 21 dicembre 2010

Niqab

GUARDA COME SONO VESTITE QUELLE, NON SI VEDE NEANCHE CHI CAZZO C'E' DENTRO.

[Turista italiano vedendo dal pulmino delle donne coperte da buibui o niqab, nel centro di Mombasa].

giovedì 16 dicembre 2010

La tierra es para quien la trabaja


LA TERRA E' BASSA, MOLTO BASSA
(ad indicare che per lavorarla bisogna chinare la schiena).

[Contadino di Ukunda disegnando il suo campo con un dito sulla sabbia].